curioso come george

Ormai è un evento sempre più raro scrivere dell'uscita di un film di animazione senza l'uso del 3d, eppure il produttore Ron Howard (il regista de "Il codice da Vinci") si cimenta in questa sfida, grazie alla scimmietta George, che in America gode di una grande popolarità, essendo tratto dai racconti per bambini dei coniugi Rey che vengono pubblicati dal 1941, da quando cioè i due autori ebrei fuggirono dalla Germania di Hitler per trovare rifugio nel Massachusets. I libri di Curious George hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo e sono stati tradotti in 17 lingue. Il film è quindi un doveroso omaggio a questo personaggio e cerca di essere fedele al disegno delle illustrazioni originali, arricchito da colori vivaci e luminosi e una caratterizzazione dei personaggi che trasmette serenità e allegria. La storia racconta le avventure del piccolo scimpanzè George quando incontra Ted, una guida turistica del museo Bloomsberry, che si trova nella giungla alla ricerca del reliquiario perduto di Zagawa. Al fine di salvare il museo dalla chiusura, Ted viene incaricato dal signor Bloomsberry, di recuperare la preziosa reliquia, per sperare in un aumento dei visitatori. Non sà però che suo figlio Junior trama per trasformare il museo in un grande parcheggio, un affare che gli procurerà un mare di soldi. George decide di seguire Ted per restituirgli il cappello, pertanto si imbarca nella nave che lo porterà a New York. Qui essendo poco avezzo alla "giungla di città" e dotato di una irrefrenabile curiosità, la simpatica scimmietta George combinerà un mare di guai che, in compenso faranno divertire i piccoli spettatori della sala cinematografica. Volerà appeso ai palloncini, colorerà con la vernice le stanze della casa di Ted dove è severamente proibito portare animali e lascerà le sue impronte in ogni luogo. Ma fra i meriti di George ci sarà quella di contribuire all'amore fra il timido Ted e la bella insegnante Maggie, che porta la sua classe a far visita al museo.